Il momento piu' intenso di una lunga ora di Yoga Kundalini , e' quello in cui senza alcun giudizio ne' paura, guardi il tuo volto allo specchio e ti riscopri bambina.
Gli occhi luminosi e gli zigomi dilatati, le guance dal colorito roseo e le labbra che accennano un tenero sorriso.
Oggi per qualche infinito istante ho sollevato il mio velo di Maya , liberandomi di quella rete cosmica in cui tutti noi siamo impigliati, vittime e schiavi di una realta' illusoria. Quella delle nostre percezioni.
Oggi ho calmato cuore e respiro, permettendo alla mia energia vitale di infondersi in ogni angolo di corpo e anima rigenerando ogni singola cellula e ed ogni goccia di sangue che mi tiene in vita.
Attraverso il respiro pran-apanico ho lasciato che ad ogni inspirazione la mia coscienza dell'anima si espandesse, mentre il mio karma bruciava ad ogni espirazione, permettendo a corpo ed anima di rilasciare tutto cio' che intossica la mia esistenza e del quale non sento piu' il bisogno.
E un nuovo respiro mi riporta dentro di me, in profonda e sincera comunione con il mio vero se'.
Gli occhi luminosi e gli zigomi dilatati, le guance dal colorito roseo e le labbra che accennano un tenero sorriso.
Si chiama purificazione. E se gli occhi sono lo specchio dell'anima , i miei in questo momento parlano solo di amore e pace.
“Lo Yogi che medita diviene eternamente libero
dal mondo di Maya dirigendo la concentrazione nel terzo occhio (Shiva Netra). Il
prana (l’inspirazione) viene offerto nell’apana (l’espirazione); in questo modo
le correnti irregolari del prana e dell’apana all’interno del corpo vengono
neutralizzate. Lo yogi capace di padroneggiare questa pratica trasforma i
cinque sensi, la mente e l’intelletto, distaccandosi dai desideri mondani e
divenendo libero dal karma accumulato in precedenza”. (Yogavatar Krishna Gita
(V, 27-28) )
Kshamati ( da http://kshamati.blogspot.it/)
Nessun commento:
Posta un commento